Descrizione
Perché le spiagge fossili sono importanti?
Perché ci danno informazioni sull’antico livello del mare,
sulla linea di riva , sul clima del passato e quindi sull’evoluzione del territorio.
Dove si trova e come è stata scoperta?
La spiaggia fossile, che sta nell’area di «Is Arenas» (tradotto dal Sardo sarebbe «Le sabbie»),
l’attuale orto botanico del Parco, è stata scoperta perché dal dopoguerra fino agli anni ‘60del ‘900 in quell’area venivano estratte sabbie da costruzione.
Oggi si possono ancora vedere i fronti di scavo delle cave che mostrano, come una grande libro aperto,
la storia geologica dell’antico sistema di spiagge litorali.
Quando si è formata?
Gli ultimi studi sulla datazione della spiaggia fossile indicano un intervallo temporale tra i 112ed i 130 mila anni fa,
per cui la spiaggia si sarebbe formata nell’ultimo periodo
interglaciale, detto Riss-Würm,
tra la penultima e l’ultima glaciazione.
Come si è formata? e perché è diventata fossile?
Si è formata a ridosso dell’attuale stagno di Bellarosa Maggiore in seguito all’accumulo di sabbie e ghiaie da parte del moto ondoso e del vento.
In seguito al ritiro del mare (detta fase di regressione),
che ha spostato la sua linea di riva verso l’attuale Poetto,
la spiaggia è rimasta isolata dal mare ed ha iniziato la fase di fossilizzazione.
Le caratteristiche geologiche quali sono?
La spiaggia fossile, in conseguenza degli scavi,
si presenta come una parete formata da sabbie e ghiaie,
friabili o cementate in grossi banchi,
depositatesi in un ambiente marino dinamico.
E’ ricca di tante specie fossili, specialmente bivalvi.
Si possono anche ammirare, come se fossero dei mosaici,
gli strati di sabbia, ghiaia e gusci di conchiglie che si sovrappongono tra
loro a formare complessi ed affascinanti disegni che si intrecciano tra loro.
Cosa possiamo sapere del passato?
Sappiamo che in passato, molto probabilmente,
il clima nell’area era più caldo,
quasi tropicale, e dove oggi abbiamo questa spiaggia fossile,
oltre 100.000 anni fa, il mare era attivo e creava col suo moto ondoso la spiaggia che è poi rimasta come «congelata» sino ai giorni nostri.